La Cattedrale di Trivento è sicuramente il monumento più significativo della cittadina molisana, nella quale sono conservati i documenti artistici più importanti.
Risultato di numerose stratificazioni, la cattedrale conserva della fase più antica, oltre ad un' iscrizione del 1076 con la dedica ai Santi Nazario e Casto, una serie di archetti pensili che a tratti la coronano esternamente e la cripta del sec. XII che, a sua volta, è il risultato di altre stratificazioni.
L'interno è ripartito nelle classiche tre navate, ed è stato restaurato nel 1726 dal vescovo Mariconda.
L'altare maggiore, di marmo, è del 1740; le sculture lignee, delle quali due sono opera di Paolo Saverio di Zinno, sono invece dell'Ottocento.
Dalla navata laterale di destra si accede alla cripta di San Casto che la tradizione vuole edificata su un tempio dedicato a Diana; nella cripta è infatti conservata una iscrizione romana con dedica proprio a questa divinità.
E' divisa in sette piccole navate longitudinali e tre trasversali, con archi a tutto sesto e volte a crociera sorretti da colonne e pilastri.
Molti dei materiali impiegati provengono dagli edifici del municipio romano di Trivento, come ad esempio i capitelli, alcuni tratti di muratura in opera reticolata presenti sulla parete laterale ed un'altra iscrizione a carattere funerario.
Sull'altare c'è una lunetta in pietra, del sec. XIII, con bassorilievo raffigurante la Trinità fiancheggiata da due angeli e due delfini.
Tra le tre sculture lignee vi è una Madonna in trono del sec. XIII. All'interno della Sagrestia sono conservati un crocifisso ligneo, una statua dell' Addolorata e quella di San Michele Arcangelo (come già ricordato opere del di Zinno).